martedì 23 dicembre 2014

XMAS IN SPOT.

E' vero.
Ormai per farsi ascoltare e vedere, bisogna raccontare una storia.
Oppure si finisce per cambiare canale, sito, app.

Come ogni anno, è arrivato Natale, e con lui le storie migliori. Anche in pubblicità.
Per augurare a tutti "buone feste", posto quelli che per me sono i 3 film dedicati al Natale più belli ed emozionanti dell'anno. 

Sono sicuro che aiuteranno a sciogliere i nostri cuori di pietra.

1. John Lewis - perchè il Natale è più bello se vissuto con gli occhi da bambino e perchè dopo questo era difficile superarsi

2. Coca Cola - per il messaggio

3. Sainsbury - per il coraggio

Per chiudere un omaggio alla miglior colonna sonora per le feste.
E' di Ed Harcourt, il pezzo si chiama "The Way That i Live" ed è la canzone dello spot di Natale di Burberry.

Happy Xmas.

:D

domenica 16 novembre 2014

SAY HELLO... WITH A JAPANESE FLOWER.

Da un'idea dei miei amici di Publicis nasce l'ispirazione per queste righe.

Ho appena visto un esperimento (grazie Paolo B.), un video per Nescafè, nato da un'intuizione semplice ma molto vera.
Si chiama "The Hello Experiment" e in poco più di un minuto racconta le relazioni tra persone.
Anzi, la diffidenza e la difficoltà ad abbassare le barriere nei rapporti con gli sconosciuti.

E' un concetto sul quale già mi ero trovato a riflettere in Giappone, poche settimane fa, nel corso di una mostra di arte contemporanea a cui abbiamo partecipato a Tokyo. 
Anche lì e anche allora, le opere di Lee Mingwei (www.leemingwei.com/projects.php#), volevano mostrarci il fascino delle relazioni tra le persone dimostrandoci quanto siamo connessi anche senza rendersene conto. Questo artista lo fece creando un percorso di installazioni che terminava con il suo "Moving Garden". Non un giardino vero e proprio, ma decine di fiori che ogni visitatore poteva cogliere accettando due condizioni:
1. percorrere una strada differente per tornare da dove si era partiti (per sperimentare una nuova connessione)
2. donare il fiore ad uno sconosciuto (per entrare in relazione con gli estranei).

Accettammo le condizioni e uscimmo dal museo con il nostro fiore.

Lì per lì, sembrava facile. In fondo, a pensarci bene, che ci vuole. Non ci conosce nessuno, tiriamo fuori un "excuse me, for you", lo porgiamo, salutiamo e via.
Ma quando sei in Giappone, in un paese che non conosci, in una città che non capisci, con l'impossibilità di comunicare, anche fermare una persona qualsiasi e regalarle un fiore è davvero complicato. Diviene difficile spiegarle il senso e l'essenzialità del gesto. E la regola non era di abbandonare il fiore a sè stesso.

Con un pò di fatica, alla fine di tanto camminare, siamo riusciti a farlo.
Abbiamo fermato due ragazzi, gli abbiamo chiesto le indicazioni per la nostra destinazione e poi eccolo.. "for you"! 

Volete sapere la reazione? E' la stessa che si vede in questo video. 
http://youtu.be/fmLt1irxR78
Si abbassano le barriere, sparisce la diffidenza e sale la curiosità, l'interesse, la voglia di conoscersi e capirsi.

A volte basta poco.
A volte facciamoci bastare un "ciao".

:D



venerdì 31 ottobre 2014

HAPPY HALLOWEEN.

Sebbene per me Halloween richiami alla memoria Heineken, devo ammettere che in questa raccolta ci sono alcuni spot davvero ben fatti.

Qual è la più spaventosa?
Difficile dirlo, devo ammettere però che la 8 mi ha impressionato..

http://www.marketingmagazine.co.uk/article/1316656/halloween-time-top-15-most-shared-scary-ads-time

:D

martedì 22 luglio 2014

CHE MONDO SAREBBE.

Oggi è una bella giornata.
Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere due signori, di qualche anno più grandi di me e certamente con molta più esperienza di me, con i quali condivido una passione in comune: quella della pubblicità, degli spot, dell’arte visiva.

Per entrambi l’advertising è una passione prima che un lavoro.  
Mi hanno regalato un libro che hanno scritto 9 anni fa e che sicuramente divorerò.
Poi ci hanno presentato il loro ieri e il loro oggi.

Ci hanno raccontato la storia di un capolavoro assoluto del 2004, di come è venuta l’idea, la risposta del cliente, di come l’hanno realizzato, insieme a Spike Lee.
Lo hanno fatto con semplicità, modestia e un pizzico di orgoglio.

E per questo, bravi due volte.



venerdì 27 giugno 2014

DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE…

…È sempre colpa degli altri e per risolvere i problemi gli basta dire “non voglio più essere italiano”.

Caro Balotelli, guarda e impara a essere un Uomo.



:D

mercoledì 28 maggio 2014

ELECTION DAYS.

Le cose più belle delle elezioni sono due:
  1. Le affissioni pubblicitarie dei partiti o dei candidati
  2. I commenti dopo il voto.

Le affissioni sono meravigliose.
Nel 99% dei casi sono tutte uguali, i candidati hanno la stessa postura, lo stesso sguardo ammiccante, lo stesso mezzo sorriso. I messaggi sono tutti focalizzati sul futuro, la speranza, il cambio di rotta.

Tranne alcuni, come questo.. che non poteva non essere un candidato di Berlusconi..



O questo, più vecchio, stupido e poco serio, ma almeno originale:

 


Poi ci sono i casi eccezionali, come quello di Ceres che è sempre bello ricordare:



Sui commenti, evito commenti. Tanto, tutti hanno sempre ragione e tutti gli altri sempre torto.
Insomma siamo come sempre il paese che “è sempre colpa degli altri”.

:D

venerdì 9 maggio 2014

AUGURI MAMMA.

Domenica 11 maggio, festa della mamma.
Sebbene ci siano almeno un centinaio di modi per fare gli auguri, ogni tanto la fantasia manca.
Quest'anno ho trovato un video davvero fantastico.

In 4 minuti ti fa capire cos'è una mamma.
E di colpo, tornano le idee:




:D

venerdì 25 aprile 2014

Sì, VIAGGIARE...

Sì viaggiare,
evitando le buche più dure, 
senza per questo cadere nelle tue paure...


Cantava così Lucio Battisti regalandoci, in una canzone, l'impressione che il viaggio sia la metafora della vita. Ogni chilometro, come ogni giorno, ha infatti qualcosa di nuovo, di imprevedibile, di piacevole o stressante. Di magico.  

...dolcemente viaggiare 
rallentare per poi accelerare 
con un ritmo fluente di vita nel cuore... 

On e off, il ritmo della vita che pulsa. E più batte, più spingi sull'acceleratore e più vuoi andare, spostarti, vedere cose nuove, riempirti di esperienza, di altro, di altri.

...Con coraggio gentilmente, gentilmente 
dolcemente viaggiare... 



Il viaggio è la meravigliosa occasione per andare incontro alle nostre paure e capire che possiamo conviverci, se proprio non superarle.

Peccato che in questa campagna, Samsonite non abbia suggerito a Saatchi & Saatchi di usare le note di Lucio Battisti.
Sarebbe stato forse meno coinvolgente, ma un bella colonna sonora per dire "Viaggiate e godetevi ogni secondo".


Ecco il rational della campagna, lo lascio volutamente in inglese:

This campaign focuses on those moment when travelers even in unfamiliar territory realize that they are able to enjoy every moment of their trip, despite any luggage mishaps along the way, because Samsonite is there to take care of their belongings.

Ed ecco il video:

http://youtu.be/40kTWvbz_ec

Se poi volete ascoltare le parole di Lucio Battisti, le trovate qui:
http://youtu.be/stA3AsW8Sl4

lunedì 7 aprile 2014

LA GENUINITA' DI UN SORRISO.

Dopo una giornata come questa, fatta di troppo niente, di modi di porsi sbagliati, di atteggiamenti fastidiosi... c'è solo una cosa che mi può dare sollievo: il sorriso di un bambino.

E così, mi è tornata alla memoria una campagna bellissima, pensata per il sociale. 
Si tratta di una serie di interviste a bambini a cui vengono poste domande da adulto.
L'idea nasce dalla necessità di far capire che i bambini non possono essere trattati come gli adulti. Perchè sono bambini.

Eccola:

Questa campagna, mi fa riflettere sull'attenzione che dedichiamo alle persone ogni giorno, a come interagiamo con loro, a che tipo di reazione fanno nascere i nostri comportamenti o più semplicemente come vengono interpretati.

Potrei non finire mai di scrivere ricamando intorno al concetto del "misleading", del come ci si fraintende, del perchè si ricama, del quando non ci capiamo.. tra adulti.

Per questo, smetto qui.
E torno a godermi il sorriso delle persone più vere e genuine che ci siano: i bambini.

:D

lunedì 31 marzo 2014

E' ARRIVATO IL BAT-MOBILE.

A volte per fare uno spot di successo o magari anche solo diverso dal solito, ci vogliono degli ingredienti speciali.
Per me uno di questi è il coraggio, quella determinazione con cui si prendono e si sostengono le proprie scelte. Senza arroganza, ma con assertività. Quello che ci vuole per riuscire a percorrere fino in fondo strade meno sicure e forse per questo più soddisfacenti.

Mi piace pensare che anche dietro a questo spot ci sia una buona dose di follia, tanto lavoro ma soprattutto una bella idea e una dose di questo coraggio. Quello che li ha convinti che pagare un attore famoso, metterlo dietro una telecamera, farlo recitare senza fargli dire molto, anzi praticamente niente sul prodotto, fosse la strategia giusta.

Uno spreco? Beh, secondo me no.

Lo spot a cui mi riferisco è quello di HTC per il cellulare ONE (M8).
Lo trovate qui:


A me ha ricordato alcune campagne di profumi. Dialoghi assenti o quasi, grande intensità ed espressività della recitazione, atmosfere e colori studiati ad hoc per richiamare in qualche modo il prodotto.

Anche in questo spot ci sono un attore giusto, attorno al quale hanno ri-costruito un'ambientazione, la sua. Il tutto per dargli un vestito che sapevano già essere carico di determinati valori e significati. E fatto questo, le parole diventano poco utili.

Innanzitutto, l'attore è Gary Oldman, protagonista di tanti film di successo da "JFK - Un caso ancora aperto" a "Dracula", da Hannibal a Harry Potter. Gary Oldman è soprattutto l'ufficiale di polizia James Gordon in tutta la serie di Batman girata da Christopher Nolan.
James Gordon l'amico e segreto referente dell'uomo pipistrello.
Batman, da buon uomo pipistrello, è un notturno, vive con il buio, le tenebre sono la sua linfa.
E dove è ambientato lo spot? In una stanza buia, con luci soffuse, di notte, con il rumore di una pioggia scrosciante che aggiunge fascino e scandisce il ritmo. Oldman è vestito di nero, intorno a lui non c'è quasi nulla, solo la città con i suoi problemi e la sua malinconia. Lui è appena tornato a casa, sul tetto ad un tratto c'è un fascio di luce...

Insomma, manca solo il logo del pipistrello riflesso nel cielo di Gotham.
Ecco ciò che per me stavano cercando.

E' questa ambientazione che trasferisce all'Htc ONE (M8) i valori che sono di Batman. Quindi diventa il BAT-MOBILE.
Talmente Figo che, dice Oldman, "potrei stare qui a raccontarti un sacco di cose, ma non lo farò.. Go ahead. Ask the internet".
Insomma, cerca da solo e direttamente cosa pensa la gente.

Ma l'ambientazione chiaramente non è tutto.
C'è un'ottima regia, un'eccellente fotografia, un bel ritmo con questa pioggia di sottofondo.
Interessante il testo, con quella mini provocazione finale un po' spocchiosa che aggiunge un po' di arroganza, che con un po’ di coraggio può farti emergere in un mondo dominato da Apple e Samsung.

Che dire, un bel bat-tito di mani. Applausi.

:D

PS: qui c'è il 30"... BLA BLA BLA.. :-) http://youtu.be/PUmubAyt-_s

PS2: mi invento una personalissima colonna sonora.. da sentire! http://youtu.be/2l9MNCJu4YY

lunedì 24 marzo 2014

IL DIAVOLO E L'ACQUA SANTA.


Ormai i giochi olimpici di Sochi sono un lontano ricordo. Passati alla storia più per argomenti di contorno che per gli esiti sportivi, mi tornano alla mente oggi per un caso di botta e risposta tramite spot pubblicitari che mi ha fatto riflettere.

Si parte con uno spot di Procter&Gamble, una delle navi scuola, una delle palestre del marketing, un'azienda tra le migliori del mondo. O no?
Sicuramente da quando hanno pensato di sdoganare il marchio p&g e cominciare a comunicarlo, in pubblicità hanno parlato di sentimenti, di passione, di fatica e di soddisfazioni. Insomma di cose belle ne hanno fatte.
Non si può dire di non essersi commossi vedendo le campagne sulle mamme, uscite proprio a ridosso delle olimpiadi di Londra del 2012.
2 anni dopo continuano su quel filone realizzando un nuovo episodio proprio in occasione di Sochi. Febbraio 2014, Olimpiadi invernali.
Lo spot è questo:


Insomma, un altro spot ben fatto, emozionante, coinvolgente, in cui chiunque può immedesimarsi. O quantomeno vorrebbe farlo. Di certo, l'immagine che passa di p&g è bella chiara, forte, precisa. La marca che aiuta le nostre meravigliose mamme.
C'è un però.

Mi imbatto in un secondo spot, che si collega a questo e gli risponde. Veloce, tagliente, con l'obiettivo di presentare l'altra faccia della medaglia. Confuta non tanto il posizionamento di p&g quanto i suoi valori o forse i suoi metodi produttivi e con immagini altrettanto forti ci dice "ehi, aprite gli occhi".
E è lo spot di Greenpeace:


insomma, c'è un diavolo e un'acqua Santa, un buono e un cattivo, un lato e l'opposto della moneta.
Dove sta la verità? Beh, come sempre, credo che non lo sapremo mai. Però è un bel caso, che fa riflettere sulla necessità di non esser superficiali, andare sempre a scavare a fondo, non fidarsi dell'apparenza. E vale soprattutto per noi che viviamo in questo paese.

Morale finita. A ognuno schierarsi di qua o di la.
Io voglio giudicare solo gli spot. E per me, questo è un pareggio.

:D

venerdì 21 marzo 2014

QUANDO LA COMUNICAZIONE E' DAVVERO EFFICACE.

Mi capita molto spesso di ascoltare i discorsi delle persone e chiedermi quale sia il messaggio che vogliono trasmettere.
Oggi si abusa di frasi fatte, inglesismi, intercalari vari senza arrivare al punto.

Tutt’altro che raramente, succede che nel mezzo del racconto io mi trovi ad aver già afferrato dove andrà a finire il discorso, così da aver capito la richiesta, il parere, il suggerimento senza che il mio interlocutore abbia ancora terminato. In quelle situazioni trovo che provare a infilarsi negli spazi della punteggiatura verbale per trasmettere di aver capito però, non sia così semplice. Le persone bramano dal desiderio di pronunciare tutte le parole che gli passano per la testa senza tralasciarne alcuna. Pena l’insicurezza di un messaggio opinabile e fraintendibile? Sarà, ma se ho capito, ho capito… il fatto è che lasciando andare perdiamo tempo in due. Io che ho già capito e mi annoio ad ascoltare parole inutili. Chi mi parla recita un discorso che non serve.
Queste situazioni succedono sia tra amici, sia in ambito professionale dove gli effetti si amplificano quando ci si trova all’interno di riunioni che divengono interminabili.

Ma il top dei discorsi incomprensibili è quando qualcuno ti parla di un qualcosa che non conosci.
Lì avviene un qualcosa di mostruoso. Si mettono insieme parole che non si sposano, di lingue diverse, su argomenti distanti, condivise da persone che non si conoscono. Insomma, una babilonia.

Come se ne esce?
Uno dei trucchi è il classico “ok, dai.. mandami un mail così ci penso”.
Traduzione: “oh, non si è capito niente di quello che mi hai detto.. prova a scriverlo che vediamo se ti riesce di essere più chiaro”.

Cito un episodio recente che mi ha fatto riflettere su questo argomento.
Mi chiamano 3 persone diverse in 3 momenti distanti, raccontandomi quanto potrebbe essere utile il loro servizio alla nostra azienda.
Dico io, fatemi capire bene qual è l’ambito, cosa fate, come funziona in dettaglio.
Seguono spiegazioni, esempi, spunti, idee, parole strane, spiegazioni poco concrete. E io fatico a comprendere. Mi chiedono un incontro, lo fissiamo “così mi spiegate bene”, ma non si presentano. Mi richiamano, si scusano. Forse non ci siamo capiti, dicono.
Ah, ecco. Beh, in effetti, io ancora non ho capito cosa volete e cosa fate.

Come finisce? Finisce che continuo a non capire ed esasperato gli dico, “guardate non sono la persona giusta, non mi occupo di quello”.
Ovvia conclusione, dal momento che non ho capito cosa sia “quello”.

Poi ieri vedo questo loro filmato e di colpo capisco cosa volevano dirmi.
Insomma, ci volevano tante parole? La risposta è no. In un minuto si capisce l’insight, benefit e rtb. Insomma come possono essere utili e perché.
Facendomi anche divertire.


Applausi!


Peccato, ormai non vi ascolterei più.
:D