Tanta roba il Super Bowl!
L’evento più atteso dell’anno è tornato a dare spettacolo
una settimana fa, per la gioia di oltre 100 milioni di americani e di qualche
altre migliaia di curiosi che l’hanno seguito dal resto del mondo.
Il Football americano è davvero un grande sport: 22 “carri
armati” si scontrano il più violentemente possibile, per arrivare al touchdown.
Un centimetro alla volta, citando Al Pacino.
Affascina anche me il football.
Non per le regole, le strategie di attacco e difesa, le protezioni
e i lanci in end zone. No.
A conquistarmi sono la violenza dei placcaggi, la
determinazione e la grinta nascoste sotto i caschi, e il rispetto che hanno per
l’avversario, nonostante tutto.
Poche risse, niente piagnistei rispetto al calcio moderno
tutto lustrini, fascette e simulazione.
Il Super Bowl è la partita dell’anno, la finale di champions
league che tutti vorrebbero giocare.
Rispetto alla stagione regolare, in questa partita c’è
qualcosa di più, una ciliegina sulla torta: tantissimo pubblicità!
D’altra parte con un seguito del genere, questa partita è
un’impressionante opportunità per ogni azienda che abbia un budget tale da garantirsi
di esserci.
Ecco quindi che il TIME OUT, diventa il momento che preferisco
perché parte un incontro parallelo a quello sportivo: gli spettatori dietro lo
schermo, i brand dentro.
Chi ha vinto?
Beh, dopo una settimana di “digestione pubblicitaria” ecco il
mio podio personale:
E’ un ritorno, una conferma sia nello stile, molto
strappalacrime, sia nel messaggio con film basato sulla classica visione romantica
del paese a stelle e strisce, tutto libertà e autenticità.
Perché è un’idea brillante e perché quasi non si vede
la Volvo.
Enjoy 'em.
:D