lunedì 9 febbraio 2015

IL MIO SUPER BOWL.

Tanta roba il Super Bowl!
L’evento più atteso dell’anno è tornato a dare spettacolo una settimana fa, per la gioia di oltre 100 milioni di americani e di qualche altre migliaia di curiosi che l’hanno seguito dal resto del mondo.
Il Football americano è davvero un grande sport: 22 “carri armati” si scontrano il più violentemente possibile, per arrivare al touchdown. Un centimetro alla volta, citando Al Pacino.

Affascina anche me il football.
Non per le regole, le strategie di attacco e difesa, le protezioni e i lanci in end zone. No.
A conquistarmi sono la violenza dei placcaggi, la determinazione e la grinta nascoste sotto i caschi, e il rispetto che hanno per l’avversario, nonostante tutto.
Poche risse, niente piagnistei rispetto al calcio moderno tutto lustrini, fascette e simulazione.

Il Super Bowl è la partita dell’anno, la finale di champions league che tutti vorrebbero giocare.
Rispetto alla stagione regolare, in questa partita c’è qualcosa di più, una ciliegina sulla torta: tantissimo pubblicità!
D’altra parte con un seguito del genere, questa partita è un’impressionante opportunità per ogni azienda che abbia un budget tale da garantirsi di esserci.
Ecco quindi che il TIME OUT, diventa il momento che preferisco perché parte un incontro parallelo a quello sportivo: gli spettatori dietro lo schermo, i brand dentro.

Chi ha vinto?
Beh, dopo una settimana di “digestione pubblicitaria” ecco il mio podio personale:

Per l’insight e il tono

E’ un ritorno, una conferma sia nello stile, molto strappalacrime, sia nel messaggio con film basato sulla classica visione romantica del paese a stelle e strisce, tutto libertà e autenticità. 

Perché è un’idea brillante e perché quasi non si vede la Volvo.

Enjoy 'em.

:D

martedì 23 dicembre 2014

XMAS IN SPOT.

E' vero.
Ormai per farsi ascoltare e vedere, bisogna raccontare una storia.
Oppure si finisce per cambiare canale, sito, app.

Come ogni anno, è arrivato Natale, e con lui le storie migliori. Anche in pubblicità.
Per augurare a tutti "buone feste", posto quelli che per me sono i 3 film dedicati al Natale più belli ed emozionanti dell'anno. 

Sono sicuro che aiuteranno a sciogliere i nostri cuori di pietra.

1. John Lewis - perchè il Natale è più bello se vissuto con gli occhi da bambino e perchè dopo questo era difficile superarsi

2. Coca Cola - per il messaggio

3. Sainsbury - per il coraggio

Per chiudere un omaggio alla miglior colonna sonora per le feste.
E' di Ed Harcourt, il pezzo si chiama "The Way That i Live" ed è la canzone dello spot di Natale di Burberry.

Happy Xmas.

:D

domenica 16 novembre 2014

SAY HELLO... WITH A JAPANESE FLOWER.

Da un'idea dei miei amici di Publicis nasce l'ispirazione per queste righe.

Ho appena visto un esperimento (grazie Paolo B.), un video per Nescafè, nato da un'intuizione semplice ma molto vera.
Si chiama "The Hello Experiment" e in poco più di un minuto racconta le relazioni tra persone.
Anzi, la diffidenza e la difficoltà ad abbassare le barriere nei rapporti con gli sconosciuti.

E' un concetto sul quale già mi ero trovato a riflettere in Giappone, poche settimane fa, nel corso di una mostra di arte contemporanea a cui abbiamo partecipato a Tokyo. 
Anche lì e anche allora, le opere di Lee Mingwei (www.leemingwei.com/projects.php#), volevano mostrarci il fascino delle relazioni tra le persone dimostrandoci quanto siamo connessi anche senza rendersene conto. Questo artista lo fece creando un percorso di installazioni che terminava con il suo "Moving Garden". Non un giardino vero e proprio, ma decine di fiori che ogni visitatore poteva cogliere accettando due condizioni:
1. percorrere una strada differente per tornare da dove si era partiti (per sperimentare una nuova connessione)
2. donare il fiore ad uno sconosciuto (per entrare in relazione con gli estranei).

Accettammo le condizioni e uscimmo dal museo con il nostro fiore.

Lì per lì, sembrava facile. In fondo, a pensarci bene, che ci vuole. Non ci conosce nessuno, tiriamo fuori un "excuse me, for you", lo porgiamo, salutiamo e via.
Ma quando sei in Giappone, in un paese che non conosci, in una città che non capisci, con l'impossibilità di comunicare, anche fermare una persona qualsiasi e regalarle un fiore è davvero complicato. Diviene difficile spiegarle il senso e l'essenzialità del gesto. E la regola non era di abbandonare il fiore a sè stesso.

Con un pò di fatica, alla fine di tanto camminare, siamo riusciti a farlo.
Abbiamo fermato due ragazzi, gli abbiamo chiesto le indicazioni per la nostra destinazione e poi eccolo.. "for you"! 

Volete sapere la reazione? E' la stessa che si vede in questo video. 
http://youtu.be/fmLt1irxR78
Si abbassano le barriere, sparisce la diffidenza e sale la curiosità, l'interesse, la voglia di conoscersi e capirsi.

A volte basta poco.
A volte facciamoci bastare un "ciao".

:D



venerdì 31 ottobre 2014

HAPPY HALLOWEEN.

Sebbene per me Halloween richiami alla memoria Heineken, devo ammettere che in questa raccolta ci sono alcuni spot davvero ben fatti.

Qual è la più spaventosa?
Difficile dirlo, devo ammettere però che la 8 mi ha impressionato..

http://www.marketingmagazine.co.uk/article/1316656/halloween-time-top-15-most-shared-scary-ads-time

:D

martedì 22 luglio 2014

CHE MONDO SAREBBE.

Oggi è una bella giornata.
Ho avuto il piacere di incontrare e conoscere due signori, di qualche anno più grandi di me e certamente con molta più esperienza di me, con i quali condivido una passione in comune: quella della pubblicità, degli spot, dell’arte visiva.

Per entrambi l’advertising è una passione prima che un lavoro.  
Mi hanno regalato un libro che hanno scritto 9 anni fa e che sicuramente divorerò.
Poi ci hanno presentato il loro ieri e il loro oggi.

Ci hanno raccontato la storia di un capolavoro assoluto del 2004, di come è venuta l’idea, la risposta del cliente, di come l’hanno realizzato, insieme a Spike Lee.
Lo hanno fatto con semplicità, modestia e un pizzico di orgoglio.

E per questo, bravi due volte.