mercoledì 31 ottobre 2012

SE EINSTEIN FOSSE STATO IL MIO PROFESSORE.

Fin da quando sono bambino, il mondo della pubblicità mi ha sempre affascinato e attratto.
Ricordo ancora quel giorno in cui, alle superiori, durante un incontro di orientamento per la scelta di cosa fare dopo, mi trovai a dirmi: “io voglio fare pubblicità”.
E da lì, la mia vita prese un certo tipo di percorso.

Ripenso spesso a questo episodio, e lo immagino come uno spartiacque.
Un bivio, di fronte al quale, io non ho scelto. Ho solo seguito l’istinto.
Ci ripenso oggi, dopo più di 10 anni, all’alba dei 31 appena compiuti, guardando indietro con soddisfazione.
Nei giorni scorsi si è materializzato un pensiero nella mia mente che ho collegato a questo episodio.

Mi sono chiesto se effettivamente questo è il percorso più giusto per me. Se sto facendo ciò che io sono nato per fare. Ciò che io, per come sono fatto, riuscirei a fare al meglio.
Penso a gente come Messi, Valentino Rossi, Steve jobs... Nati per fare quello che poi hanno fatto. Avendo seguito quel percorso, sono divenuti i migliori di sempre in quel campo.

Se non è questa la cosa che io potrei fare meglio di chiunque altro, quale è?
Posto che non lo saprò mai, c’è una frase di Einstein che sintetizza molto meglio di me questo pensiero:
“Chiunque è un genio, ma se tu giudichi un pesce per la sua abilità di salire su un albero vivrà eternamente con la sensazione di essere uno stupido.”

Insomma, non sapremo mai se siamo un pesce che sta cercando di salire su un albero.
Quindi, personalmente provo ad accettarlo, a conviverci, a continuare a divertirmi vivendo in questo mondo di creatività laterale.
E poi vediamo cosa viene.
Se mi avesse fatto riflettere su questo concetto a scuola, chissà che scelta avrei fatto allora.

Visto che parlo di scuola e il mio pensiero vola a quegli anni, chiudo con lo spot realizzato per il Ministero dell’istruzione, sul tema dell’importanza dello studio.
Davvero ben fatto. Bel copy, ottimo trattamento, grande esecuzione e perfetta scelta del protagonista.