lunedì 23 dicembre 2013

BUONE FESTE... A MODO MIO.

Sono abituato a dire tutto attraverso le pubblicità.
Un piccolo miracolo fatto di immagini e suoni che racconta una storia in pochi secondi.

Questo è il mio modo per augurare a tutti buone feste.

http://youtu.be/v76f6KPSJ2w

martedì 3 dicembre 2013

ANDREA PIRLO E IL TRIANGOLO D'ORO.

Era da un pò che ne volevo parlare.
Aspettavo solo l'occasione giusta, che sapevo sarebbe arrivata presto.

Prima non potevo dirlo a nessuno, poi dovevo aspettare che andasse on air o di trovare il tempo e il modo. Finché come la gran parte delle cose, l'occasione capita senza che nemmeno ci si accorga.

Insomma, volevo ricordare le ore passate a realizzare la nuova campagna di Sisal Matchpoint che ha come protagonista un fenomeno dello sport che ho sempre amato: Andrea Pirlo.

Una campagna realizzata in 15 giorni lavorativi, dall'ok post ricerche di mercato, all'applauso finale per tutto il team a fine riprese. Che avventura, che emozioni!
Ricordo ancora tutto.

Appena arrivato nel mondo Matchpoint, vengo catapultato su file, presentazioni, dati, ricerche... dovevo capire cosa fossero le scommesse sportive in profondità. Per farlo, avevo pochissimi giorni.
Di corsa, ho bloccato l'agenda, occupando ogni minuto con un "TO DO". 
Il progetto era davvero interessante, ma l'on air previsto ai primi di settembre non lasciava spazio a dubbi: serviva il miracolo. 

Entro in corsa nel progetto, prima riunione con le ricerche di mercato che ci raccontano i risultati del test qualitativo. Questo piace, quello non si capisce, la prima strada ha potenziale, la seconda ha maggiore affinità al target...
Due ore di meeting, usciamo da lì con una decisione presa: abbiamo la strada.

Seguono telefonate, meeting, mail, verifiche, update. Il tutto con ritmi febbrili.
Arrivano i primi problemi, le richieste assurde, le decisioni da prendere urgentemente. Non c'è spazio per pensare. C'è moltissima probabilità di errore. E poi, io sono appena arrivato.
Chiedo aiuto. Anzi, no. Il mio capo capisce che ne ho bisogno (figuriamoci se metto da parte l'orgoglio..). Si aggiunge una collega a darmi una mano e provo a coordinarla dividendoci le attività.

Sono due settimane da cervello bruciato, poco sonno, zero appetito, nessuno spazio per altro.
Ma ci arriviamo.
Scegliamo il testimonial. Tra qualche dubbio, uno sprazzo di lucidità: Andrea Pirlo è il nostro uomo.
Lui accetta, scriviamo il contratto, lo rileggiamo, blindiamo e firmiamo. Ci siamo? Macchè, è solo l'inizio.

E allora pronti, via.. Scegliamo la casa di produzione, la regia.

Poi? Sentire Pirlo, anzi l'agente e chiedere le disponibilità.
Risposta: 27 luglio, prendere o lasciare. Prendiamo con tanto di ringraziamenti per la concessione di un giorno di vacanza.
Tutto pronto? No... ecco... Andrea non si vuole muovere da Viareggio dove si trova in vacanza.
Eddai, costa troppo, è un casino, tutto ancora più difficile, non abbiamo punti vendita  a Viareggio, ok c'è il mare, ma.. una piscina? Beh sì.. un parco? C'è! 

Beh, ma allora dai, in qualche modo si può fare.
Siamo pronti per il PPM. Casting, fitting, location, dettagli produttivi-logistici-trasporti. 


Ok, tutto approvato in un modo o nell'altro.
PARTIAMO!

Due giorni a Viareggio, tra una scena e l'altra a rincorrere situazioni, gestire cambiamenti, con l'obiettivo di restare concentrati e portarci a casa tutto ciò che ci serve.
Ed è quello che facciamo.

Scena 1 - Mare: bellissimo, mattina presto, piedi nella sabbia, la gente che comincia ad arrivare e guarda incuriosita. Siamo pronti, il set è a posto e le macchine pronte. Arriva Andrea, capisce al volo, da la sua massima disponibilità e dopo due ore, tra un autografo a l'altro, ci spostiamo in pineta

Scena 2 - Pineta: cambia la scena, ripassiamo lo storyboard. Attenzione che non sono scene consecutive, quindi entriamo nel mood della precedente per giudicare questa. Pronti? Ciak... arriviamo all'ora di pranzo. Noi con un panino, Andrea chissà dove. Ma io mi sento un re lo stesso.

Scena 3 - Colazione e Agenzia: per le strade di Viareggio ne giriamo due di filato perchè le location sono molto vicine. Fingiamo una colazione mattiniera al bar, poi una corsa davanti ad una nostra agenzia, ricreata nelle vetrine laddove c'era un negozio di tatoo. Primi segni di cedimento. D'altra parte è sempre il 27 di luglio e sebbene sia un calciatore sono ore che corre con una giacchetta addosso.

Ultima scena -  Piscina!: sommozzatori, camere subacquee, comparse in costume, l'agente che scalpita. E' il momento più difficile, quello più teso. Le lancette girano e non abbiamo più molto. Arrivano i primi segnali di nervosismo, le prime richieste di andare via. Cerchiamo un modo per distrarli, ma è troppo difficile. Acceleriamo per favore! "Un attimo solo, la camera va settata". Dai, però.. che questo se ne va! Ok, siamo pronti, "Ciak e Azione"... 5 - 6 prove e buona così.
Fuori dall'acqua, una fonata alla chioma e via. Non prima di una foto ricordo.




Ebbene, sembra il racconto di mesi di lavoro, ma in realtà parliamo di 15 giorni lavorativi.
I più difficili della mia carriera ma, forse per questo, i più soddisfacenti.
Ecco perchè li ricordo volentieri.
Questi giorni mi hanno regalato almeno 3 cose:

1. La convinzione che se lo vuoi davvero, beh allora puoi tutto;

2. La mia prima intervista seria su Storyboard;

3. Il mio 3° Award. La campagna infatti ha vinto il 45° Media Key Award nella categoria "Tempo Libero e campagne promozionali". A un anno dal mio primo Award raccontato qui, torno a festeggiare e a condividere con tutto il team la felicità per un riconoscimento che chiude il cerchio nella maniera migliore.

Ok, Andrea. 
Questo non sarà il pallone d'oro. Però io potevo aiutarti a vincere questo.



Ed ecco lo spot:
http://youtu.be/nztDmnllJHI