Mi capita molto spesso di ascoltare i discorsi delle persone
e chiedermi quale sia il messaggio che vogliono trasmettere.
Oggi si abusa di frasi fatte, inglesismi, intercalari vari
senza arrivare al punto.
Tutt’altro che raramente, succede che nel mezzo del racconto
io mi trovi ad aver già afferrato dove andrà a finire il discorso, così da aver
capito la richiesta, il parere, il suggerimento senza che il mio interlocutore
abbia ancora terminato. In quelle situazioni trovo che provare a infilarsi
negli spazi della punteggiatura verbale per trasmettere di aver capito però, non
sia così semplice. Le persone bramano dal desiderio di pronunciare tutte le
parole che gli passano per la testa senza tralasciarne alcuna. Pena l’insicurezza
di un messaggio opinabile e fraintendibile? Sarà, ma se ho capito, ho capito… il
fatto è che lasciando andare perdiamo tempo in due. Io che ho già capito e mi
annoio ad ascoltare parole inutili. Chi mi parla recita un discorso che non
serve.
Queste situazioni succedono sia tra amici, sia in ambito
professionale dove gli effetti si amplificano quando ci si trova all’interno di
riunioni che divengono interminabili.
Ma il top dei discorsi incomprensibili è quando qualcuno ti
parla di un qualcosa che non conosci.
Lì avviene un qualcosa di mostruoso. Si mettono insieme
parole che non si sposano, di lingue diverse, su argomenti distanti, condivise
da persone che non si conoscono. Insomma, una babilonia.
Come se ne esce?
Uno dei trucchi è il classico “ok, dai.. mandami un mail
così ci penso”.
Traduzione: “oh, non si è capito niente di quello che mi hai
detto.. prova a scriverlo che vediamo se ti riesce di essere più chiaro”.
Cito un episodio recente che mi ha fatto riflettere su
questo argomento.
Mi chiamano 3 persone diverse in 3 momenti distanti, raccontandomi
quanto potrebbe essere utile il loro servizio alla nostra azienda.
Dico io, fatemi capire bene qual è l’ambito, cosa fate, come
funziona in dettaglio.
Seguono spiegazioni, esempi, spunti, idee, parole strane,
spiegazioni poco concrete. E io fatico a comprendere. Mi chiedono un incontro,
lo fissiamo “così mi spiegate bene”, ma non si presentano. Mi richiamano, si
scusano. Forse non ci siamo capiti, dicono.
Ah, ecco. Beh, in effetti, io ancora non ho capito cosa
volete e cosa fate.
Come finisce? Finisce che continuo a non capire ed
esasperato gli dico, “guardate non sono la persona giusta, non mi occupo di
quello”.
Ovvia conclusione, dal momento che non ho capito cosa sia “quello”.
Poi ieri vedo questo loro filmato e di colpo capisco cosa volevano
dirmi.
Insomma, ci volevano tante parole? La risposta è no. In un
minuto si capisce l’insight, benefit e rtb. Insomma come possono essere utili e
perché.
Facendomi anche divertire.
Applausi!
Peccato, ormai non vi ascolterei più.
:D
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