Oggi parlo di Olimpiadi, del lato bello e di quello brutto,
riferito all’universo italiano.
Di bello c’è la passione dei nostri ragazzi e le emozioni
che ci fanno vivere.
Sogni spezzati e sorprese annunciate, tra medaglie che
arrivano da sport troppo spesso considerati minori e grandi delusioni da chi si
portava dietro l’appellativo di “migliore di sempre”.
E allora tutti in piedi di fronte alla scherma, canottaggio,
judo e le varie discipline di “tiro”. Fino ad oggi ci hanno regalato un
olimpiade con 17 medaglie.
Un applauso particolare lo faccio a Josefa Idem. A lei va
tutta la mia ammirazione. 47 anni, ottava olimpiade e un’altra finale dopo tanti
ori.
Il lato brutto porta il nome di Alex Schwarzer oro a Pechino
4 anni fa che, due giorni fa, ha confessato di aver assunto EPO per migliorare
le sue prestazioni in vista della 20 e 50 km di marcia.
Brutto colpo per lo sport, per l’Italia, per le Olimpiadi.
Ciò che è certo è che non è il primo e non è l’unico.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a tantissimi episodi
uguali soprattutto nel ciclismo, ma anche l’atletica non è rimasta esclusa.
Come non ricordare Ben Johnson, vincitore dei 100mt e poi
squalificato, oppure Marion Jones.
Grandi atleti, sempre a combattere con l’estremo tentativo
di superare sé stessi.
Nel caso di Alex c’è qualcosa che non torna.
Dice di aver fatto tutto da solo, di essere andato in
Turchia, di non aver informato nessuno, di essersi informato su internet e aver
speso solo 1.500€.
Mi spiace per il ragazzo, che ha evidenti problemi di testa,
di incapacità a gestire la pressione che in questo mondo, forse, è qualcosa che
ti divora.
Spero solo che, una volta uscito dall’omicidio mediatico
abbia la forza e il coraggio di risollevarsi.
Intanto, però, tira fuori tutto, perché nessuno crederà mai
che queste cose si possono fare da soli.
Chiudo con un bel podio di campagne apparse in occasione dei
giochi.
ARGENTO:
ORO:
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